Domani sarà il 10 agosto, un giorno d’estate che ci porta ad immaginare, immancabilmente, la notte delle stelle, la notte di San Lorenzo.
Considerando le condizioni atmosferiche, le condizioni di inquinamento luminoso, dovremo fare attenzione a scegliere bene la location, nonché quest’anno, 2019, quando sarà il momento più propizio.
Dal 10 al 14 agosto infatti potremo ammirare costantemente le famigerate Lacrime di San Lorenzo e il picco è atteso nella notte tra il 12 e il 13 agosto intorno alle ore 22.
Quindi possiamo fare i nostri inviti, “ti invito a guardare le stelle con me”.
Che romanticismo, dopo tanta organizzazione, dissimulata per lasciar intendere un moto dell’animo che è pura emozione e impulso.
Attenzione anche a non scadere in frasi ambigue, del tipo “ti faccio vedere le stelle”, che più che una proposta affettuosa ha più il sapore del dolore, del carico da 90 che sto per mollarti.
Assieme a “ti faccio vedere i sorci verdi”, la frase “ti faccio vedere le stelle” mi ha sempre suggestionato.
Sembra che uno dei modi di dire più comuni in italiano, quello di dire che si vedono le stelle per significare che ci si è fatti male fisicamente, derivi da un fatto fisico legato per l’appunto al dolore.
Vedere le stelle è quindi sinonimo di provare un dolore molto forte, lancinante, intenso e infatti questo modo di dire viene usato in frasi del tipo ‘ho provato un dolore da vedere le stelle’, ‘ho visto le stelle quando mi sono fatto male’ e così via.
Insomma, il vedere le stelle, usato nel contesto e col significato appena descritto, sembrerebbe derivare dal fatto che quando si prova un dolore fisico molto intenso la risposta probabile possa essere la lacrimazione che, inumidendo gli occhi, porta a vedere la luce come delle stelle.
Confermate?
When you wish upon a star…..